La piccola Nojoom, dieci anni appena, viene “maritata” ad un uomo di trent’anni più vecchio che la violenta e la costringe a vivere da serva in casa della suocera. La bimba avrà la forza di affrancarsi. Basato sul racconto autobiografico di Nojoud Ali, scritto a quattro mani con la giornalista Delphine Minoui, il film dell’esordiente yemenita Khadija Al-Salami reca anche le tracce dell’esperienza personale della regista, data a sua volta in sposa ad 11 anni. Il cinema della Al-Salami risulta povero di retorica e di artifici concentrandosi sui presupposti e sul contesto socio-culturale più povero nel quale fiorisce la pratica delle “spose bambine”. Interessante la “piega” che prende il racconto ad un certo punto con un “ribaltamento” del punto di vista.
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