regia:
Massimo D'Anolfi, Martina Parenti
anno:
2015
L’estrazione della pietra dalla cava, il trasporto delle statue, il cantiere marmisti, l’archivio storico della Veneranda Fabbrica, la cattedrale vista di notte: il film di D’Anolfi e Parenti mostra un Duomo sconosciuto, in cui l’eterna grandiosità del monumento vive grazie al continuo laborioso impegno di uomini piccoli e senza nome, che non vedranno mai il risultato finale del loro lavoro.
Spiegano i registi: “Abbiamo voluto rappresentare la tensione verso l’infinito, inteso come immortalità. Il Duomo incarna una forma di architettura che forse oggi non esiste più: è stato progettato quando i monumenti si facevano perchè durassero per sempre. E' il soggetto stesso che ci ha chiesto che tipo di film fare, il Duomo è un'opera artistica e ha voluto essere raccontata così.