regia:
Paolo Taviani e Vittorio Taviani
Lello Arena, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Flavio Parenti, Vittoria Puccini, Michele Riondino, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Jasmine Trinca (120')
anno:
2014
Nel 1348 quando la peste imperversa per l’Europa, dalla città di Firenze, tre ragazzi e sette ragazze si rifugiano in campagna dove, nella tranquillità del luogo ameno e sicuro, esorcizzano la paura della malattia e della morte raccontandosi novelle sulla Vita. Al loro ventesimo lavoro per il grande schermo, i due ottuagenari registi toscani prendono a prestito alcune fra le più famose novelle del Decameron rendendo giustizia al carattere pensoso dell’opera, più spesso citata per le parti ritenute più licenziose o satiriche. Il risultato è fascinoso nella ricostruzione volutamente straniante e quasi metafisica, mentre il racconto procede con un linguaggio estetico che strizza l’occhio più alla pittura e al teatro che al Cinema classico. Notevole la messa in scena, il lavoro sugli attori (compresi i giovanissimi narratori che si confrontano con gli affermati interpreti delle novelle). Un bel lavoro sulla forza del racconto e sulla dimensione salvifica della narrazione.