regia:
Matteo Garrone
Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, John Lees, Alba Rohrwacher, Massimo Ceccherini, Laura Pizzarani, Franco Pistoni, Giselda Volodi, Toby Jones, Vincent Cassel, Renato Scarpa (125')
anno:
2015
Liberamente tratto dal volume “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile scritto in dialetto napoletano a cavallo fra ‘500 e ‘600 in una sorta di omaggio al Decamerone di Boccaccio, il film di Matteo Garrone si concentra su tre delle cinquanta fiabe che costituiscono la raccolta originale. Muovendosi fra lussuria, cupidigia, brama della giovinezza e desiderio, la riflessione del regista di “L’imbalsamatore”, “Gomorra” e “Reality” costruisce un percorso narrativamente interessante, nel quale singoli elementi di una fiaba trascolorano nell’altra o la contaminano per restituire un quadro caleidoscopico sulla natura oscura dell’amore. Interessante la messa in scena, che rimanda solo in parte a tanta arte pittorica così come ad altrettanto immaginario cinematografico.