regia:
Maria Gamboa
Carlos Hernandez, Felipe Botero, Miriam Gutierrez, Samuel Lazcano, Leidy Nino (86')
Mateo è un adolescente inquieto che vive sostenendo la madre con i pochi denari che gli passa lo zio grassatore per il quale “lavora”. La minaccia di espulsione dalla scuola lo costringe a frequentare un corso di Teatro tenuto da un prete che lavora con i giovani per spezzare il cerchio di criminalità e della paura che li stringe. Opera prima della regista colombiana Maria Gamboa (qui anche sceneggiatrice con Adriana Arjona), il film si inserisce nel solco di quella cinematografia di formazione dove la componente educativa di un adulto si contrappone alla visione antieducativa di un altro. Non a caso il film ha vinto il Premio “Grifone di Cristallo – generator +16” all’ultima edizione del Festival di Giffoni. Ispirandosi liberamente al lavoro di Guido Ripamonti, attore e regista italiano che in Colombia ha fondato il Centro culturale “Horizonte” per il recupero sociale degli adolescenti, il film della Gamboa si apprezza per lo sguardo onesto e la capacità di mantenere una sorta di piacevole “neutralità”. Molto bella la “messa in scena” e la ricostruzione delle “lezioni” di teatro.