Costretto da un cancro all’intestino e da un delicato intervento chirurgico ad utilizzare la sedia a rotelle e a rinunciare alla pittura, Matisse cominciò infatti nell’ultima parte della sua vita a dedicarsi ai “dipinti con le forbici”, realizzando i suoi celebri collages, l’arte cui questa mostra è dedicata. L’evento al cinema svelerà così un mondo intimo e un dietro le quinte emozionante, alla scoperta dell’artista della “Gioia di vivere”, la “belva” che spinse all’estremo i principi impressionisti trasformando i propri quadri in pura sintesi di linee e colori. Il film sarà arricchito da rare immagini di repertorio di Matisse al lavoro e da uno spaccato sui preparativi della mostra che a ottobre, dopo la tappa londinese della Tate Modern, si è spostata al MoMA di New York.
Ma c’è dell’altro, perché il tour cinematografico proporrà anche preziose interviste ad esperti (come il direttore della Tate, Nicholas Serota, e il direttore del MoMA, Glenn Lowry), vibranti letture dell’attore britannico Simon Russell Beale, che darà voce a Matisse, e la narrazione di Rupert Young (noto per la serie tv della BBC Merlin).
Il pubblico cinematografico potrà inoltre godere di spettacoli di musica e di danza elettrizzanti, ispirati proprio ai ritagli di Matisse. Sei anni dopo la diagnosi di cancro, infatti, Matisse pubblicò Jazz, un libro in edizione limitata contenente stampe dei suoi collage. Il libro e il suo titolo mostravano come, anche se si stava avvicinando alla fine della sua vita, Matisse fosse un uomo sempre al passo con i tempi, tanto da paragonare i ritmi dell’improvvisazione del jazz al proprio modo di lavorare ai ritagli. Così, rievocando icone del jazz come Charlie Parker, il celebre musicista inglese Courtney Pine ha creato, appositamente per il film, un nuovo personalissimo pezzo, eseguito nel cuore della Tate Modern con un trio di percussioni, contrabbasso e sassofono.
Anche la danza ha sempre affascinato Matisse, ispirando una delle sue composizioni più famose, La Danza del 1909, che mostra cinque figure danzanti in cerchio. Nel 1937, inoltre, Matisse disegnò scene e costumi per un balletto con coreografia di Léonide Massine, basato sulla sinfonia n. 1 di Shostakovich. Per questo il coreografo di fama mondiale Will Tuckett ha creato, assieme alla prima ballerina del Royal Ballet di Londra, Zenaida Yanowsky, una “risposta” all’opera di Matisse: un nuovo pezzo di danza che riflette i colori, il dinamismo e la libertà dei ritagli e si basa proprio sulla musica di Shostakovich.
Spiega il regista Phil Grabsky "Matisse dalla Tate Modern e il MoMA offre al pubblico internazionale la possibilità di vedere una mostra irripetibile. Anche chi ha avuto la fortuna di visitarla a Londra o New York, troverà nel tour cinematografico una vasta gamma di spunti di riflessione e di contenuti esclusivi, presentati come di consueto nel nostro stile divertente e accessibile".
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