Documentario, presentato Fuori concorso a Venezia 71.
L’utopia del progresso industriale e tecnologico in Italia dal primo decennio del ‘900 alla crisi petrolifera del ’73. Il nuovo documentario dell’autore di “La fine della notte”, “Tutti giù per terra”, “Figli di Annibale”; “Guardami” e “Dopo mezzanotte” (più diversi documentari tutti presentati in Festival internazionali quali Venezia, Berlino, Toronto e Locarno), mette insieme frammenti dall’Archivio Nazionale del Cinema di Imprese di Ivrea con commenti d’eccezione da Leonardo Sciascia a Dino Buzzati, da Giorgio Bocca a Ermanno Olmi, fino a Pasolini. Il passaggio dalla società agricola a quella industriale, ma anche la trasformazione della società italiana, vengono trattati attraverso l’analisi di “fenomeni” quali: la FIAT di Valletta, la costruzione dell’acciaieria a Taranto, del polo petrolchimico di Gela, ma anche l’esperienza dell’Olivetti ad Ivrea, così come la costruzione della prima centrale atomica italiana a Latina. Scopo dell’autore, più che giudicare il livello dell’informazione e dell’approfondimento di allora, è quello di indagare l’evoluzione dell’immaginario prodotto dall’utopia industriale; un immaginario capace di influenzare l’allora presente, il nostro e, necessariamente, il futuro. Un buon prodotto che non sfigurerebbe in una rassegna d’essai.