Padova, giugno del ’74. Mentre la provincia veneta è divisa politicamente e tutta l’Italia vede contrapposti su diversi fronti larghe fasce della popolazione, un militante dell’MSI viene ucciso delle Br. A 38 anni di distanza dagli eventi che costarono la vita a suo padre quando lei aveva appena tre anni, la giornalista padovana Silvia Giralucci tenta di colmare un vuoto personale divenuto, in corso d’opera, necessità di recupero di una memoria collettiva non solo locale.
Il film, Fuori concorso – evento speciale alla 69 edizione della Mostra del Cinema di Venezia (2012), ha colpito favorevolmente pubblico e critica per la serietà del lavoro e l’equidistanza dalle diverse posizioni in gioco. Si segnala, altresì, la mano ferma nel muoversi molto discretamente fra documenti d’epoca ed interviste originali in camera look che accentuano il rapporto dialogico tra i protagonisti reali e il pubblico. Un modo di raccontare asciutto e mai retorico che raggiunge l’obiettivo di raccontare un frammento scomodo e dimenticato degli anni ’70 andando oltre le semplificazioni ideologiche.