regia:
Mira Nair
Riz Ahmed, Kate Hudson, Liev Schreiber, Kiefer Sutherland, Om Puri (130')
anno:
2012
Giovane professore pakistano laureato a Princeton viene intervistato da un giornalista americano a Lahore mentre fuori dalla casa da tè infuria la protesta antiamericana degli studenti e la CIA indaga sul rapimento di un collaboratore. La regista di origine indiana, ma di educazione americana e cosmopolita (Salaam Bombaye ilLeone d’Oro a Venezia Monsoon Wedding), si ispira all’omonimo romanzo di Mohsin Hamid per costruire un intrigante e misurato dramma contemporaneo in bilico fra Storia, thrilling e sprazzi di spy movie. Per la Nair non è nuova la riflessione sull’11 settembre e sulle sue conseguenze in termini di rapporti umani fra persone di etnia diversa: fu tra le prime, tra l’altro, ad aderire anche al progetto cinematografico collettivo sull’11 settembre. In questa pellicola che si può gustare a più livelli, la regista si dimostra capace di giocare con lo spettatore in un sistema di scatole cinesi, dosando sapientemente rivelazioni e colpi di scena e veicolando con grazia messaggi significativi sull’inganno dei pregiudizi ed il superamento delle apparenze. Ancora una volta l’amore per la poesia e la musica sembra essere l’unico rimedio alla forza distruttiva del denaro e alla logica del guadagno ad ogni costo.