regia:
Alfonso Cuaron
Sandra Bullock, George Clooney, Eric Michels, Basher Savage, Paul Sharma (90)
anno:
2013
Fuori concorso e in apertura a Venezia 70, GRAVITY di A. Cuaron cattura con un incipit claustrofobico e progressivamente catastrofico che lo spettatore (complice il 3D)vive “da dentro” gli scafandri statunitensi di Clooney e della Bullock, un astronauta esperto e una tecnica aerospaziale di alta specializzazione sorpresi da una tempesta di rottami provocata da un involontario errore che ha fatto esplodere una stazione spaziale russa. Il silenzio da Houston, la solitudine nello spazio siderale, la perdita del controllo di lei, la freddezza “leggera” di lui che sacrifica la sua salvezza per offrire a lei l’opportunità della sopravvivenza mentre emergono brandelli delle loro storie personali, riescono a coinvolgere e lasciano intravvedere le domandedrammatiche e intriganti de I FIGLI DEGLI UOMINI(2006): le ragioni per continuare a vivere, la necessità di contrastare la disperazione, l’idea che anche un rottame nella generale distruzione può essere un’ancora di salvezza se ci credi abbastanza, il “non mollare ora”… Ma poi la sovrapposizione degli effetti speciali, un certo avventurismo alla Indiana Jones, qualche predica di troppo, persino la visione di Clooney “deus ex machina”, fanno scivolare il tutto lontano dal Cuaron che avremmo voluto vedere… Sembra un po’ un ‘occasione perduta.