Un politico locale disinvolto e arraffone, un secessionista del nord che commercia in migranti clandestini, un trafficante di stupefacenti che sogna di riformare la Chiesa. Dal carcere vengono “resuscitati politicamente” a servizio di un Presidente del Consiglio… La comicità beffarda e inquietante del brianzolo Albanese, già portata sul grande schermo con Qualunquemente, esplode nell’esuberanza della triplice parte che si riserva e nella caleidoscopica e orrorifica galleria di personaggi di contorno. Fotografia grottesca e impietosa di un contesto politico e morale di cui non è più facile nemmeno ridere…Se mai, si prova pena, vergogna e paura.