regia:
Steven Spielberg
Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader, Hal Holbrook, Tommy Lee Jones, John Hawkes, Jackie Earle Haley, Bruce McGill (150').
anno:
2012
Nell’inconsueto minutaggio che sfiora le due ore e mezzo, il pluri-premio Oscar Steven Spielberg, racconta gli ultimi, tesissimi, mesi di vita del 16° Presidente degli Stati Uniti d’America, un periodo cruciale fra la fine della Guerra di Secessione e l’approvazione del XIII emendamento alla Costituzione, quello che sancisce l’abolizione della schiavitù. Epico e grandioso senza sfociare nella spettacolarità fine a se stessa del kolossal, il film è forse il più intimista della produzione spielberghiana, privilegiando testo e parole all’azione (anche se la macchina da presa non sta mai ferma). Ne risulta un prodotto di grande impatto, che ha più il sapore di una lezione di politica che di narrazione ed entertainment. Molto bella la costruzione del personaggio che regala al pubblico l’ottimo Daniel Day-Lewis, così come la scelta del regista di optare per un registro malinconico e sommesso, quasi doloroso.
