Lo strano destino degli Studios italiani di Cinecittà, utilizzati come campo di concentramento per deportati dai tedeschi nel ’43 e poco dopo riconvertito in "campo profughi" dagli Alleati fino al 1950. Il regista Marco Bertozzi ricostruisce (a partire da pochissimi frammenti filmici di proprietà americana) un dramma volutamente dimenticato del dopoguerra italiano, una esperienza di segregazione inumana che ebbe come protagonisti i figli dei coloni libici, esuli dalmati e triestini, famiglie ebree di Roma, tutti promiscuamente ammassati nel Teatro 5. Un dramma di cui tutti sapevano l’esistenza ma sul quale nessuno, neanche il Neorealismo nascente in quegli stessi luoghi, ha mai voluto raccontare nulla.
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