A trent’anni dalla morte del loro padre, vittima dei brigatisti, due giovani donne ripercorrono il filo dei ricordi attraverso un bizzarro caso del destino. Tratta dal romanzo omonimo di Walter Veltroni, la seconda prova per il grande schermo di Susanna Nicchiarelli (Cosmonauta) riprende il tema della ricerca del recente passato del Paese. Questa volta il gioco si fa più duro (dal "mito " del comunismo sovietico al rapporto irrisolto con gli anni di piombo), anche dal punto di vista narrativo (intrigante l’escamotage fantastico del "viaggio nel tempo" e delle sliding doors così care alla cinematografia contemporanea. Il risultato, sebbene non del tutto compiuto, è apprezzabile nell’utilizzo dello sguardo ironico e del vivace ed efficace commento sonoro.