regia:
Fabrizio Ferraro
Marco Teti, Caterina Gueli Rojo, Felice D’Agostino, Claudia Landi, Tommaso Galati, Roland Giraud, Robert Blissedt
anno:
2013
A Parigi, lungo l’arco temporale di quattro notti, un uomo e una donna, amanti incerti, si incontrano e si sfuggono. Dopo Penultimo paesaggio, si conclude il "Dittico del contatto" a firma di Fabrizio Ferraro. La pellicola si ispira al romanzo Le notti bianche di Fedor Dostoevskij (soggetto più volte corteggiato dal Cinema da registi del calibro di Roshal-Stroeva Visconti e Bresson) e procede con una cifra stilistica personale che fa della rarefazione una strategia comunicativa. Prosciugando la narrazione delle sue componenti sonore e limitando al massimo quelle dell’immagine, il film – che si offre allo spettatore come prodotto sperimentale – risulta fascinoso nella fattura, quanto ostico e autoreferenziale.