regia:
Giuseppe Tornatore
Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson (124')
anno:
2012
Facoltoso, misantropo e misogino esperto d’arte di fama mondiale, è incaricato di valutare il patrimonio di una giovane ereditiera che vive reclusa in casa con un segreto. L’ultimo film di Giuseppe Tornatore è lontano anni luce dalle pesantezze narrative di Baaria e si offre allo spettatore incredulo come maturo prodotto del genere thriller psicologico, così alieno alle produzioni nostrane. Certo il film ha una profonda matrice estera (a partire dall’ottimo cast, poi, ovviamente, doppiato), tuttavia si apprezza per il genio visionario (la gestione delle atmosfere e degli spazi è veramente pregevole) e la creatività di una sceneggiatura originale, che esula dai tradizionali meccanismi narrativi del cinema nostrano.