Un pomeriggio d’estate, Giacomo, 19 anni, rimasto sordo da bambino e l’amica sedicenne Stefania, si ritrovano soli e liberi durante un picnic sul Tagliamento. Ad un anno dall’ottima accoglienza al Festival di Locarno e in altre competizioni internazionali e dopo la risposta positiva del pubblico parigino di qualche mese fa, ecco giungere in Sala l’esordio di Alessandro Comodin, friulano di nascita; una insolita opera difficilmente ascrivibile ad un genere dal momento che bordeggia ondivaga e sorniona fra documentario e fiction. La sospensione del tempo, la narrazione rarefatta, l’esplosione della natura che diventa luogo di sogno e di rivelazione, la descrizione dei tiepidi turbamenti adolescenziali, parlano di un Cinema d’altri tempi, di Nouvelle Vague, qui elegantemente e rispettosamente riletta in chiave postmoderna.
• Pardo d’Oro per i Cineasti del presente a Locarno 2011
