regia:
Rodrigo Garcia
Glenn Close, Mia Wasikowska, Jonathan Rhys Meyers, Aaron Johnson, Brendan Gleeson, Janet McTeer, Brenda Fricker, Mark Williams, Maria Doyle Kennedy, Pauline Collins, Bronagh Gallagher (113')
anno:
2011
da filmup.com
La pluripremiata attrice Glenn Close (Albert Nobbs) indossa i panni di una donna coinvolta in un insolito triangolo amoroso. Travestita da uomo per poter lavorare e sopravvivere nell’Irlanda del XIX secolo, più di trent’anni dopo si ritrova prigioniera della sua stessa finzione.
E’ un’emozionante e travolgente dramma giocato sui sentimenti, che oscilla fra normalità e desolazione, dominato da un forte senso di abbandono e di perdita di se stessi che porta all’annichilimento, speranza e disperazione, sogno e realtà si mescolano e alternano, dando vita all’opera incompiuta: Albert Nobbs.
Candidato a tre premi Oscar, tra cui spicca quello di Glenn Close come "Migliore Attrice Protagonista", è ispirato all’omonima piéce teatrale di Istvan Szabo tratta dal racconto breve dell’irlandese George Moore. Dopo averlo interpretato a teatro nel 1982 l’attrice protagonista Glenn Close ha lottato strenuamente per trasformarlo in un film, per dar voce a questa figura drammatica e controversa, per raccontare la vicenda umana di questa donna costretta a fingersi uomo per poter sopravvivere. Accanto alla Close un gruppo di attori eccellenti da Janet McTerr a Brenda Gleeon, cui si aggiunge la giovane Mia Wasikowska e infine Aaron Johnson.
Diretta dal colombiano Rodrigo Garcia, figlio dello scrittore Gabriel García Márquez, e sceneggiata dalla stessa Close insieme a John Banville, è un’opera decisamente originale che deve la sua potenza e forza al talento della Close, che dà il meglio di sé attraverso la mimica facciale, una voce contraffatta e uno sguardo che diventa lo specchio dell’anima di questa donna/uomo, un’espressività che potrebbe essere paragonata alla capacità emotiva ed espressiva di Anthony Hopkins in "Quel che resta del giorno" (1993), regia di James Ivory. Al di là di alcune parti forse troppo forzate, al di là di personaggi a volte troppo caricaturali, la verosimiglianza della messa in scena è evidente, c’è comunque una ricercatezza e accuratezza nella realizzazione dei vari personaggi che fanno da sfondo. La pellicola è divisa in due parti, nella prima il regista presenta questo personaggio e il suo mondo, nella seconda invece presenta i suoi sogni e la sua lotta per realizzarli...
E’ l’Irlanda del diciottesimo secolo, in un albergo di Dublino lavora la protagonista travestita da maggiordomo, Albert Nobbs, che, penny dopo penny, cerca di mettere da parte un piccolo tesoro per poter aprire una sua tabaccheria. L’arrivo però di due persone sconvolgeranno la sua esistenza, troverà un’affinità con il primo che le permetterà di sperare e sognare, mentre il secondo sarà un nemico, una minaccia. Grazie all’amicizia, Nobbs imparerà a dare ascolto ai propri sogni, quello di avere un’attività propria e di potersi sposare con la giovane e sconsiderata cameriera Helen Dawes, che sfortunatamente sembra essere completamente persa per un poco di buono. Albert Nobbs si ritrova quindi in una sorta di triangolo amoroso, ma nonostante tutto non demorde. L’ostinazione di Nobbs di sposare la giovane e sfortunata cameriera appare all’inizio senza alcuna motivazione logica, ma, mano a mano che la storia si dipana, si scopre la verità che ha spinto questa donna ad assumere l’identità di Albert per trenta lunghi anni. E’ il desiderio di salvare un’innocente e ingenua ragazza, di darle la vita che lei non ha potuto vivere a spingerlo a mettersi in gioco, proiettando su Helen se stessa e la propria condizione.
In questa accurata messa in scena emerge il dramma psicologico di una persona ferita e umiliata, dal cuore buono e puro, che nasconde un terribile segreto. Il tema dell’angoscia, della frustrazione e della paura, ma soprattutto del dolore e della solitudine sono il fulcro centrale dell’opera, cui si aggiunge il tema dell’identità e del desiderio di ricerca di un futuro migliore, che è insito in ognuno.
“Albert Nobbs” è una pellicola raffinata, dalla costruzione classica, ma con temi decisamente moderni, che osserva e sonda l’animo umano in tutte le sue sfumature. (F. Di Bartolo)