Laure, dieci anni, ha da poco cambiato quartiere con la famiglia e la sorellina. Le vacanze estive stanno finendo e urge stringere amicizia con i futuri compagni di scuola. Il problema è che Laure si fa passare per Mickael, ragazzino tostissimo a giocare a calcio e a menar le mani per difendere le altre bambine… finché una si invaghisce di lui-lei… Al suo secondo lungometraggio la talentuosa Céline Sciamma affronta con garbo e trepidazione lo spinoso tema della scoperta dell’identità sessuale, lavorando con un cast strepitoso di piccolissimi e con un budget ridotto all’osso (mezzo milione di Euro, 20 giorni di ripresa, 15 persone di troupe). La narrazione si avvale di una fotografia chiara che rimanda al tempo sospeso del sogno e dei ricordi d’infanzia, ma tutto il racconto è pervaso da una sottile tensione che porta lo spettatore al climax non risolutivo della sequenza finale. Premio della Giuria a Berlino 2011