regia:
Gianluca e Massimiliano De Serio
Roberto Herlitzka, Olimpia Melinte, Ignazio Oliva, Stefano Cassetti (103')
anno:
2011
Luminita giovane clandestina rumena in Italia, vive in una baraccopoli sbarcando il lunario con i miseri resti dell’attività di borseggio, il cui ricavato va versato ai suoi protettori-sfruttatori. Ma lei ha un piano per affrancarsi dalla situazione e a farne le spese sembra essere un anziano solo e malato. Sospeso fra realismo e spiritualità, con aspre e sofferte pennellate pittoriche, il lungometraggio d’esordio dei torinesi De Serio (classe 1978) scardina l’immagine oleografica delle opere evangeliche richiamate nel titolo (dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi e i carcerati, seppellire i defunti), per aprirsi ai territori del sacro pur camminando nel sordido profano. Il linguaggio è asciutto, austero, del tutto incline a non assecondare il bisogno di emotività dello spettatore, ma rivela inusitati preziosismi e significativi slanci di umanità. Il film è stato scelto come unico italiano in concorso all’ultima edizione del Festival di Locarno.