regia:
Rafi Pitts
Rafi Pitts, Mitra Hajjar, Naser Madahi, Malek Jahan Khazai, Ali Nicksaulat, Ali Mazinani, Amir Ayoubi, Ossta Shah Tir, Hossein Nickbakht, Gholamreza Rajabzadeh. (92')
anno:
2010
Alì, da poco uscito di prigione per un non ben identificato crimine, lavora come guardiano notturno per mantenere la famiglia e si svaga con la caccia nei boschi attorno a Teheran. Quando la moglie e la figlia cadono vittime di proiettili vaganti durante una manifestazione, lui imbraccia il fucile e cerca vendetta. Apparentemente semplice nella sua rarefazione narrativa, il film, scritto ed interpretato dallo stesso regista, si rivela una stratificata metafora dell’Iran contemporaneo, con i suoi drammi sopiti, le rivendicazioni impellenti, le frustrazioni di chi soffoca la rabbia tra l’afflato del cambiamento e il radicamento nelle tradizioni. Molto bella la messa in scena di una Teheran grigia e plumbea, un labirinto senza speranza che fa da contraltare al bosco dove si sviluppa la seconda parte della storia, allusione agli oscuri meandri della coscienza.
