regia:
Ermanno Olmi
Joe R. Lansdale, Rutger Hauer, Massimo De Francovich, Alessandro Haber, John Geroson, El Hadji Ibrahima Faye, Samuels Leon Delroy, Irma Pino Viney, Fatima Ali' (87')
anno:
2011
Il maestro bergamasco, classe 1931 ("L’albero degli zoccoli", "La leggenda del santo bevitore", "Lunga vita alla signora", "Il segreto del bosco vecchio", "Cantando dietro i paraventi", "Centochiodi"...), dopo aver annunciato la volontà di dedicarsi ai soli documentari rinunciando alla fiction, ci regala una parabola estremamente toccante, sull’accoglienza degli altri, il dialogo fra religioni, l’abbandono delle istituzioni e la riscoperta del valore della fede. La storia è quella di un vecchio parroco che vive l’abbandono della sua chiesa dismessa e proprio nel momento dello scempio sente l’insorgere di un nuovo impulso, come se la semplice messa a nudo delle mura dell’edificio gli rivelassero una sacralità prima data per scontata. Di notte, nell’edificio, trovano rifugio degli immigrati clandestini… Il pretesto dà modo al regista di costruire un piccolo teatro morale ricco di simboli, simmetrie, analogie e antinomie, riferimenti biblici ed evangelici, rimandi alla quotidianità. Il tocco leggero rende al meglio la veicolazione di messaggi e riflessioni cristiane (ma anche ecumeniche), solitamente guardate con sospetto, se non con scherno, alla Mostra. Presentato in concorso a Venezia 68. Da consigliare vivamente.
Valutazione: tra quattro e cinque stelle.