Tra presente e passato, le storie di tre individui cresciuti borderline dopo un’infanzia segnata dalla violenza di un Orco… Anconetano di nascita, ma torinese d’elezione, Daniele Gaglianone lega ogni suo film ad un festival internazionale, segno che, sin dall’opera prima ha saputo dimostrare stoffa da vendere. In quest’ultima opera, tratta dal romanzo omonimo di Stefano Massaron, l’estetica dell’autore si spinge oltre il limite dell’espressionismo. Scenografia, colori, fotografia, recitazione, concorrono ad una costruzione filmica che palesa un doppio percorso di discesa agli inferi. Il regista non concede sprazzi di luce allo spettatore nel raccontare l’orrore visto dagli occhi dei bambini.