Trama:
Marcello (Sergio Castellitto) e Marina (Laura Morante) sono una coppia molto affiatata: lui architetto, lei psicologa. Moderni, dinamici, dialogici, ecosolidali, tolleranti, sembrano molto soddisfatti del loro percorso. L'età avanza ma lieve, come tutto il resto. Sono i genitori illuminati di Rosa (Nina Torresi), figlia diciassettenne di oggi, un po' dispotica ma affettuosa con i genitori e brava in greco… Rosa è il futuro, il filo lanciato lontano.
La storia inizia con una crisi sentimentale tra Rosa e Luca che si consuma durante la festa dei cinquant'anni di Marcello. Gli amici brindano, cantano al karaoke La Miniera dei New Trolls. Luca fa un'improvvisata nella festa degli adulti. Rosa non c'è. Quando ritorna vestita da collegiale svizzera con il kilt e il cerchietto nei capelli in compagnia del guerriero Aldo, litigano perché lei gli ha mentito. Si lasciano.
Poi salta fuori l'altro. Rosa confida a Marina che sì, un altro fidanzatino c'è ma…..Ha paura di venir giudicata dai suoi genitori.
I genitori discreti, rispettosi, non chiedono, però friggono di curiosità.
Siamo a novembre, weekend del ponte dei morti. I Sinibaldi si trasferiscono nella casa di campagna in Toscana con gli amici. Rosa ha accettato di invitare il nuovo fidanzato.
Sul grande pratone davanti al casale sbarcano ad uno ad uno gli ospiti. Poi ecco i ragazzi. Una City car sgomma sul ghiaino. Scende Nicolò, un ragazzino nero, Franci Palla gli salta al collo. Poi succede qualcosa….l'assurdo si materializza: dalla City car è sceso un altro ospite: "Papà…lui è Armando(Enzo Jannacci)."
Ha settant'anni, non li nasconde, è gentile, affidabile, è un vecchio, il vero tabù di questa nostra epoca energetica, competitiva, antiossidante.
In due giorni salteranno ad uno ad uno i pezzi del puzzle politically correct che è stata la vita di questa generazione di cinquantenni "troppo giovanili". Si troveranno, in una esilarante commedia degli equivoci, a fare i conti con se stessi, i loro figli e l'epoca in cui viviamo.