regia:
Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Cecile de France, Thomas Doret, Jeremie Renier, Fabrizio Rongione, Egon Di Mateo, Olivier Gourmet (87')
anno:
2011
Cyril, dodici anni e una rabbia interiore che lo consuma. Temporaneamente affidato dal padre ad un centro di accoglienza per l’infanzia, ritrova un po’ di serenità nel rapporto con una donna che lo accoglie in casa nei fine settimana. I fratelli Dardenne già due volte Palma D’Oro a Cannes (nel 1999 con “Rosetta” e nel 2005 con “L’enfant”), tornano alla Croisette con una pellicola graziosa ed arguta che amalgama i registri drammatici con quelli della favola. Prediligendo un linguaggio minimale che tuttavia nasconde ed amplifica sottili suggestioni emotive, il duo belga si muove sulle punte in equilibrio fra realtà e finzione e restituisce allo spettatore un prodotto alto che rimane nel cuore pur stimolando piacevolmente le corde dell’intelletto (si vedano i tanti “indizi” di cui il film è disseminato per una riflessione su favola e racconto).