regia:
Roselyne Bosch
Jean Reno, Melanie Laurent, Gad Elmaleh, Raphaelle Agogue, Hugo Leverdez, Joseph Weismann, Oliver Cywie, Mathieu Di Concerto, Romain Di Concerto, Sylvie Testud (125')
anno:
2010
Parigi 1942. Joseph, 11 anni, vive la preadolescenza assieme ai suoi compagni. La sua città è occupata dai nazisti e lui ha una stella gialla cucita sul petto. Ogni giorno deve fare i conti con le strane e diverse reazioni di quanti incontra: alcuni lo allontanano con disprezzo, altri gli offrono solidarietà; finché una mattina di luglio…
Presentato al Giffoni Experience 2010 (il titolo originale, La Rafle, significa La retata), il film è una delle tante pellicole-testimonianza sulla shoah. Colpiscono in particolare le scene di massa nel velodromo di Parigi, dove intere famiglie ebree vennero segregate in attesa della deportazione. Toccante la figura di un inedito Jean Reno nei panni di medico-martire. La scelta di adottare il punto di vista dell'infanzia, già esplorato anche nel recente Il bambino con il pigiama a righe (Mark Herman - 2009), non è nuova e deve fare i conti con opere del livello di Jona che visse nella balena (Roberto Faenza, 1993), all’intensità delle quali non riesce ad avvicinarsi. Valido, ma tradisce un'eccessiva ricerca di "note commoventi".