Paolo Rossi deve girare un film sulla classe operaia a partire da quanto accaduto allo stabilimento di Pomigliano: raccoglie interviste e documenti originali, ma non ha un plot. Quando arriva l’idea, la produzione non ha i soldi: allora ha un’illuminazione… A metà strada fra documentario di impegno civile, divertissement intellettuale, performance da teatro-cabaret, il film di Massimiliano Carboni si configura come progetto surrealista, anche se, a tratti, non completamente compiuto. Nulla da dire sulla capacità attoriale straniata e molto fisica di Paolo Rossi, per un prodotto che avrebbe potuto essere ben più incisivo. Apprezzabili in varie parti, la leggerezza e la capacità di usare l’ironia per combattere l’ingiustizia sociale.