regia:
Mario Martone
Luigi Lo Cascio, Toni Servillo, Luca Zingaretti, Michele Riondino, Francesca Inaudi, Anna Bonaiuto, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Andrea Renzi, Renato Carpentieri, Guido Caprino, Ivan Franek, Stefano Cassetti (204')
anno:
2010
Venezia 67 in concorso: NOI CREDEVAMO, di Mario Martone. Ben tre ore e 24 minuti di film. Il regista di “Morte di un matematico napoletano” (Gran Premio della Giuria a Venezia nel 1992); “L’amore molesto”; “Teatro di guerra” e “L’odore del sangue”, alterna da sempre l’attività cinematografica a quella teatrale (tanto prosa che lirica). In questa pellicola, ispirata all’omonimo romanzo di Anna Banti e cosceneggiata insieme a Giancarlo De Cataldo, il regista napoletano ripercorre 30 anni di storia italiana, dai moti insurrezionisti del 1828 sino all’alba dell’unità, attraverso le storie di tre giovani affiliati alla Giovine Italia di Mazzini. Ne esce un affresco composito che si segue con facilità senza che il linguaggio scada a livello di fiction televisiva (dato l’argomento ed il cast, lo scivolone era dietro l’angolo). Tanto di cappello, quindi, all’autore che dimostra una mano ferma ed un occhio inspirato nella composizione delle scene di massa e delle inquadrature. Stranamente si nota, ogni tanto, qualche incongruenza storica nelle location (il regista in conferenza stampa le ha ammesse pur senza motivarne la presenza). Tuttavia, il prodotto è valido e come tale è stato accolto favorevolmente alla prima proiezione dedicata a Stampa e Accrediti professionali.