regia:
Johnny To
Johnny Hallyday, Sylvie Testud, Anthony Wong Chau-Sang, Ka Tung Lam, Suet Lam, Simon Yam, James Chalke, Felix Wong, Vincent Sze, Michelle Ye
anno:
2009
Dopo il passaggio, lo scorso anno in concorso, al festival di Cannes, arriva nelle nostre sale Vendicami, ultima fatica del prolifico Johnny To, che ci propone i suoi soliti stilemi sia narrativi che visivi-coreografici. Per quanto riguarda i primi, meglio soprassedere in questo caso, mentre per i secondi, la solita padronanza del regista, ci rende questo action-noir gustoso almeno per gli occhi.
La vicenda è quella di un ex killer di professione, Costello, interpretato dal rocker francese sessantenne Johnny hallyday , oramai divenuto cuoco e proprietario di un ristorante a Parigi, a cui viene fatta fuori la famiglia (di sua figlia), residente a Macao, la quale è l'unica ad uscirne viva per miracolo. Promettendo a quest'ultima di vendicare questa tragedia, comincia a dare la caccia a responsabili, aiutato da un trio di killer professionisti della zona.
Come già accennato prima, conviene non prendere troppo sul serio la storia fatta di vendetta, amicizia virile, ma farci trascinare a livello visivo dalla coreografie ben orchestrate, e da qualche momento gustoso qua e là. Poiché lo spessore narrativo e la credibilità sono ai minimi storici. Assunto di tutto ciò il personaggio principale ricalcato, dichiaratamente, il nome stesso è un omaggio, al cinema poliziesco di Jean Pierre Melville, in particolare sul personaggio di Alain Delon in Le samurai, e caratterizzato da una labilissima memoria, come in Memento di Chistopher Nolan, tocca delle punte veramente risibili, soprattutto, quando arriva addirittura a dimenticarsi il significato della parola vendetta, e i suoi, oramai divenuti amici killer, a ricordarglielo.
Ci troviamo di fronte ad un prodotto decisamente minore del regista, che già a parere di chi scrive, non riesce a suscitare particolare interesse, anche con le sue pellicole (considerate) migliori come The mission, Election e il piu' recente Exiled. Quindi non il film decisamente piu' azzeccato per appassionarsi, eventualmente, all'opera di To, ma sicuramente adatto per passare un ora e mezza spensierata e nulla piu'.