regia:
Philippe Lioret
Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audreu Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard, Selim Akgül (110’)
anno:
2009
Diciassettenne curdo parte dall’Iran per raggiungere la fidanzata a Londra. Durante il viaggio accade qualcosa, in Francia. A volte il Cinema rende possibili strani paradossi; nella fattispecie, questo film, a piccolo budget e dalla sceneggiatura tanto attuale, quanto scomoda. Siamo in Francia, dove la nuova legge che regolamenta l’immigrazione clandestina, impone severe sanzioni penali (fino a 5 anni) e pecuniarie (fino a 30.000 euro), a chi solo rifocilla, o peggio, ospita, un sans papier… Ebbene, oltralpe, questo film ha incassato oltre 20.000 di Euro, con buona pace degli inviti alla pubblica delazione, dell’informazione emozionale e della diffusa ipocrisia che fa del messaggio di “benvenuto” (welcome del titolo) una parola vuota da calpestare nella quotidiana indifferenza sugli zerbini di ogni casa. Philippe Lioret (qui anche co-sceneggiatore), dirige la pellicola con mano ferma, senza scivolare sugli stereotipi del genere e, soprattutto, rivelando a piccoli passi i drammi esistenziali dei protagonisti della vicenda; una modalità narrativa che, accanto alla scelta di un linguaggio semplice, ma evocativo, induce lo spettatore ad un livello di partecipazione umana che trascende ogni lettura “militante”. Ottimo il duetto Lindon-Ayverdi, capace di restituire tutte le sfumature di un binomio complesso che sfiora appena le tematiche di rapporti: maestro/allievo, padre/figlio, uomini adulti che si confrontano con la lontananza dell’amata.