Trama: Rimasto solo dopo la morte della moglie in un incidente d'auto, Joe si trasferisce a Genova insieme alle figlie Kelly e Mary. La nuova vita si rivelerà presto piuttosto movimentata perché, mentre alla figlia più piccola appare spesso il fantasma della madre, la primogenita è già arrivata all'età della scoperta della sessualità.
Critica:
"Winterbottom si riappropria, e riaggiorna, il tema della perdita e dello smarrimento, come nel suo 'Wonderland' e costruisce con ostinazione un film fatto di affetti, di linee sottili e sensibili dell'anima. La macchina da presa si trasforma in un oggetto furtivo, contuntende, frammentario, schizzandosi perfino di acqua nelle sequenze dei bagni in mare. E lo sguardo su Genova, tra muratori, vecchietti e musulmani in preghiera è sereno, curioso, mai prefabbricato." (Davide Turrini, 'Liberazione', 16 ottobre 2009)
"Lo sguardo con cui il regista segue il suo romanzo di formazione corale è giusto: come lo è l'ambientazione a Genova, bellissima e un po' minacciosa nel segreto di vie e vicoli. L'epilogo, però, delude le aspettative legittimate dalla prima parte." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 16 ottobre 2009)
"Il risultato è originale (del tutto privo di quel dejà vu che rende noiosa tanta parte del cinema contemporaneo), molto raffinato e interessante: tanto a Genova quanto le diverse reazioni alla sofferenza sono raccontate con notevole maestria registica nella novità dello stile e della storia." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 16 ottobre 2009)
"Completo di suggestioni melò, il film resta un dizionario di occasioni per frignare; una partita di cinema quasi mancata."(Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 16 ottobre 2009)
PREMIO DELLA GIURIA AL TALLIN BLACK NIGHTS FILM FESTIVAL 2008.