Sedici episodi raccontano i vizi e le storture morali ed esistenziali dell’Italia di oggi.
Mercè la complicità dei figli d’arte: Giacomo Scarpelli e Silvia Scola (i cui indimenticati padri, con Age e Maccari diedero vita al film originale del ’63 per la regia di Dino Risi), Enrico Oldoini sforna una ricetta se non proprio originale, adeguata ai tempi. Piacevole la galleria dei personaggi, veramente tanti e molti che rappresentano il meglio del cinema italiano contemporaneo; gradevole la gestione dei tempi comici e degli sketch. Quello che fa pensare, rispetto al film di allora, è che la “mostruosità” non colpisce più ne suscita indignazione; se mai ci si riconosce con una tiepida alzata di spalle.