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MILK

regia: Gus Van Sant
Sean Penn (Harvey Milk ); Emile Hirsch (Cleve Jones ); James Franco (Scott Smith )
anno: 2008


 

Trama:

Harvey Milk, primo politico americano apertamente gay ad essere eletto ad una carica pubblica, dopo aver vinto le elezioni nel 1978 per la giunta comunale di San Francisco, fu ucciso insieme al sindaco da un altro componente della stessa giunta il 18 novembre 1978.  La fine della sua vicenda umana sconvolse la società americana, ma le battaglie condotte da Milk -ebreo di New York  arrivato nella West Coast in cerca di una vita diversa - contro le discriminazioni sessuali avevano ormai dato i suoi frutti.

OSCAR 2009 A SEAN PENN COME MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA E A DUSTIN LANCE BLACK PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE. IL FILM ERA CANDIDATO ANCHE PER MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGIA, ATTORE NON PROTAGONISTA (JOSH BROLIN), COLONNA SONORA, MONTAGGIO E COSTUMI.

Critica:

"Nei casi di biopic basati su vicende reali, è uso compiacersi se il regista non fa il santino del protagonista. In 'Milk' però c'è parecchio di più. Van Sant immerge lo spettatore in un perfetto contesto d'epoca, mischiando la pellicola nuova a riprese di repertorio con l'aggiunta di idee originale: come lo split-screen, il mosaico visivo che suddivide lo schermo in tanti piccoli schermi, a restituire il corrispondente visivo del 'passaparola'. Altro merito, quello di non enfatizzare o additare troppo gli elementi già forti del film: come la trasformazione della politica in spettacolo, per la quale gli anni 70 furono decisivi, o una sorta di fatalismo drammatico implicito negli eventi. Saggiamente, il regista sceglie la via del dramma a freddo, mentre delega l'implicita essenza melodrammatica alle note di 'Tosca', opera molto amata dall'attivista. Quanto a Penn, si cala nel personaggio con l'intensità dolente degli adepti del 'metodo' Actor's Studio, tirando fuori la parte femminile che è in lui, come in ciascun uomo. Lo contrasta bene Josh Brolin, che abbiamo appena visto nella pelle di George Bush." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 23 gennaio 2009)

"Il film, tentato specie sotto finale da euforia militante, si libra grazie allo straordinario lavoro di tessitura tra filmati d'epoca e fiction e per la passione civile che lo anima. Sean Penn merita l'Oscar per aver ceduto a una femminilità emozionante, ma mai di maniera. Sensuali e spregiudicate le scene con l'innamoramento di James Franco, bravissimo anche lui." (Piera Detassis, 'Panorama', 29 gennaio 2009)

"'Milk' è un ottimo, riuscitissimo film, ben fatto, coinvolgente, commovente. L'equilibrio tra attività pubblica e vita amorosa del protagonista è perfetto: l'atteggiamento verso l'assassino è pietoso; la ricostruzione del mondo gay di San Francisco nei Settanta è viva, precisa. E Sean Penn protagonista è sempre più bravo, eccellente." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 29 gennaio 2009)

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