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LA FABBRICA DEI TEDESCHI

regia: Mimmo Calopresti
Valeria Golino, Monica Guerritore, Luca Lionello, Silvio Orlando, Rosalia Porcaro, Vincenzo Russo, Giuseppe Zeno. (90’)
anno: 2008


Attorno alla tragedia consumata nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 presso lo stabilimento ThyssenKrupp di Torino, tragedia in cui 7 operai persero la vita ustionati, il regista di La seconda volta; La parola amore esiste; Preferisco il rumore del mare; La felicità non costa niente, costruisce un prodotto ibrido a metà fra la fiction e il documentario per ricostruire gli eventi e dare voce al dolore di chi è sopravvissuto. Nella prima parte del film (in bianco e nero), alcuni attori professionisti interpretano altrettanti familiari (mogli, compagne, fratelli) degli operai uccisi, colti nell’istante della separazione prima del fatale ultimo turno di lavoro; nella seconda parte (a colori), sono i sopravvissuti reali (colleghi di lavoro e familiari) ad evocare desideri, sogni, speranze e dolori di chi non c’è più. Su tutto, al di là del doveroso omaggio alle vittime e allo sdegno provocato da un sistema-lavoro che ogni anno, nel nostro Paese, miete più vittime che in qualsiasi altro partner europeo, grava il peso di una regia non sempre felice, troppo sbilanciata, com’è sul versante dell’emozione per rispettare il distacco del genere documentario. In questo senso, qualche accusa di spettacolarizzazione del dolore era stata mossa al regista, da alcuni familiari delle vittime a cui non era piaciuto il fatto di aver inserito nel finale la vera voce di uno degli uomini che stava per morire, ripresa dal sottofondo della telefonata originale al 118 a pochi minuti dagli eventi.

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