UN GIORNO PERFETTO di Ferzan Ozpetek, presentato alla 65.ma Mostra del Cinema di Venezia nella categoria dei film in concorso e fortemente spinto dalla RAI (distribuzione 01), delude le attese.
Il regista di "Il bagno turco", "Le fate ignoranti", "La finestra di fronte", "Cuore sacro", "Saturno contro" torna sul tema più congeniale alla sua produzione: l'analisi di interni familiari in dissolvimento. L'osservazione, qui, assume i toni del tragico e purtroppo si spinge fortemente sul pedale delle emozioni: quello che si sarebbe giovato di discrezione e sussurri, invece viene "urlato" a squarciagola. Anche la scelta dei personaggi principali appare poco azzeccata; peccato per il bravo Valerio Mastandrea questa volta decisamente fuori parte. Dal punto di vista strettamente cinematografico, la regia appare poco attenta ai tempi del racconto e alla gestione degli spazi.
Al termine della proiezione, la reazione del pubblico non è stata delle più composte. Peccato.