Nella Teheran del 1978, la piccola Marjane osserva la caduta dello Scià, l’instaurazione della Repubblica Islamica e scopre, a sue spese, che le cose non stanno veramente come gliele avevano raccontate a scuola. Dall’esperienza reale della giovane Marjane Satrapi, fuggita dall’Iran, prima a Vienna e poi a Parigi, dove vive da esiliata, nasce, intorno al 2000, la prima graphic novel “iraniana” di tutti i tempi; un successo editoriale planetario che trasforma da subito i quattro volumi in cui è diviso il fumetto in un cult richiestissimo dai lettori. L’incontro con il noto produttore Vincent Paronnaud è decisivo, infine, per la riduzione in lungometraggio d’animazione. Il film si apprezza per la leggerezza e l’ironia di fondo e ancor più per la sottile linea grafica in bianco/nero che ricalca l’originale cartaceo, e ancora per la capacità di mantenere intatto il punto di vista della protagonista; punto di vista che evolve con la crescita del narratore.
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