Rockettaro non più giovane (e mai stato famoso), dopo essere stato scaricato dalla fidanzata, torna al paesello, dove, ad aspettarlo c’è una famiglia in crisi e l’azienduccia paterna a rischio fallimento. La deriva esistenziale della piccola borghesia di provincia è il focus di questa piacevole pellicola di Zanasi (Nella mischia; Fuori di me; A domani) che, già alla prima proiezione a Venezia nelle “Giornate degli Autori”, aveva riscosso l’entusiasmo del pubblico e della critica. Merito di un cast azzeccatissimo e di una regia attenta capace di destreggiarsi con arte, tra provocazioni visionarie e la conduzione precisa dei classici strumenti del racconto cinematografico, senza peraltro indulgere nei trabocchetti dell’eccessiva emotività.