regia:
Claude Chabrol
Ludivine Sagnier, Benoît Magimel, François Berlèand, Mathilda May, Caroline Sìhol, Marie Bunuel, Valeria Cavalli, Etienne Chicot, Thomas Cabrol. (115’)
anno:
2007
Giovane presentatrice televisiva di un’emittente di provincia si innamora di un maturo, famoso e presuntuoso scrittore; nel frattempo convòla a burrascose nozze con l’instabile rampollo di una famiglia di miliardari. Ancora una volta il regista che ha fatto dell’analisi delle passioni distruttive la propria “firma” non smentisce la sua poetica e costruisce una storia inquietante, sottilmente perversa, sullo “sdoppiamento” di una giovane ragazza divisa fra altrettanti uomini problematici. La genesi del crimine, la critica impietosa alla piccola e grande borghesia di provincia come luogo di orrori ed efferatezze, il disvelamento delle porcherie dietro la maschera del perbenismo affettato e modaiolo sono tematiche che il maestro Chabrol (classe 1930!) indaga con la perizia e il distacco di un anatomopatologo. La regia, attenta e mai sopra le righe, tutta all’insegna della discrezione, predilige movimenti della macchina da presa appena accennati e un montaggio rispettoso dei tempi e della recitazione. Azzeccato e significativo, nell’evocare il commento sonoro a cura di Mathieu Chabrol.