regia:
Abdellatif Kechiche
Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Abdelhamid Aktouche, Bouraouia Marzouk, Alice Houri
anno:
2007, Francia - 151'
Beij, tunisino sessantenne emigrato in Francia, da molti anni lavora nel cantiere navale di Sète, presso Marsiglia. L’età avanza, il lavoro è pesante e si paventa una riduzione delle maestranze. Beij è costretto a lavorare per aiutare economicamente la famiglia dalla quale ha preso le distanze anni prima ma a cui si sente ancora legato malgrado una nuova relazione con la proprietaria di una piccola pensione e sua figlia. Beij ha un sogno: comprare una motobarca dimessa e riconvertirla in ristorantino tipico. I legami familiari, gli affetti di una vita, i rapporti di amicizia intrecciati lungo i moli, danno vita ad un piccolo miracolo… Il franco-tunisino Abdellatif Kechiche, già noto ai cinefili per “tutta colpa di Voltaire” e “La Schivata” (premio César) porta al Lido la pellicola più musicale ed applaudita della 64a edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Echi neorealistici rimbalzano qua e là tra suggestioni socio-culturali (matriarcato, scontro generazionale, tensioni razziali e rivendicazioni sindacali), il tutto cucinato – è proprio il caso di dirlo – con arte sopraffina, miscelando spezie emozionali e dosando con garbo gli ingredienti senza mai eccedere. Sorprendente l’interpretazione del cast se si pensa che sono quasi tutti attori non professionisti . Si apprezza la capacità di gestire la macchina da presa in spazi interni ed angusti, stringendo in continuazione sui numerosi primi di un cast numeroso; si apprezzano altresì le capacità attoriali del suddetto cast, impegnato in una esondazione continua di dialoghi urlati. Forse una attenzione maggiore a qualche eccessiva dilatazione del racconto avrebbe giovato ulteriormente a questa pellicola che rende giustizia ed onore al lavoro delle donne (madri, figlie, sorelle, nuore, cognate, amanti) all’interno di quel meccanismo complesso che è la famiglia.
· Premio Speciale della Giuria a Venezia 2007 (ex-aequo con “Io non sono qui” di Todd Haynes);
· Premio Marcello Mastroianni ad Hafsia Herzi come miglior attrice emergente;