regia:
Ang Lee
Tony Leung, Chiu Wai, Joan Chen, Anupam Kher, Lee-Hom Wang, Wei Tang, Johnson Yuen, Chih-ying Chu
anno:
Cina, USA; 2007 - 156'
Nell'occidentalissima Shanghai occupata degli anni a cavallo del decennio '30 - '40, si snoda la vicenda di un gruppo di giovani universitari che, a partire dall'innocente passione per il teatro, si trasformano in partigiani della resistenza anti-giapponese. La timida Wong Chia Chi (la brava Tang Wei), si trasforma in una affascinante e sofisticata spia col compito di sedurre ed attirare in trappola un crudele collaborazionista (Tony Leung). Ma qualcosa nel meccanismo si inceppa e il sentimento - per quanto sadomosochistico - ha il sopravvento. Finalmente nelle Sale l'ultima fatica del regista Premio Oscar e già trionfatore a Venezia con Brokeback Mountain, che, per la seconda volta è uscito vincitore dalla kermesse veneziana senza peraltro riscuotere completamente il plauso del pubblico festivaliero e di tutta la critica. La sceneggiatura, tratta da un racconto breve di Eileen Chang, mescola torbido melò con ingredienti thrilling riscaldati da una buona dose di pruderie acrobatica. Peccato che la strepitosa ricostruzione scenica e dei costumi, la bella fotografia di Rodrigo Prieto e la cura ossessiva dei dettagli, della composizione dell’inquadratura, della recitazione veramente notevole di tutto il cast, finiscano per risultare una stucchevole costruzione che, alla lunga, tende a smorzare quell'impeto dei sensi suggerito dal titolo.
