Giovane e promettente avvocato, a seguito di un incidente che potrebbe avere conseguenze preoccupanti, è costretto a rivedere alcune priorità del suo progetto di vita e, mentre alcune sicurezze mostrano le crepe, si aprono altri scenari. Dopo la prova discreta di Volevo solo dormirle addosso Eugenio Cappuccio racconta di nuovo i crucci esistenziali dei trentacinquenni sospesi fra l’egoismo di emergere in una società fredda e calcolatrice e l’afflato degli incerti sentimenti sopiti. Il trio Volo-Davoli-Battiston ha tutto il fisique du rôle che serve alla bisogna.