regia:
Mario Monicelli
Giorgio Pasotti, Alessandro Haber, Michele Placido, Fulvio Falzarano, Moran Atias (102’)
anno:
2006
Libia, estate del 1940. Una sezione sanitaria dell’esercito italiano di stanza a Sorman, sperduta oasi nel deserto, diventa un centro di soccorso per la popolazione locale che apprezza la disponibilità e l’umanità dei militari. Ma le cose saranno destinate a cambiare con la disfatta in Egitto del generale Graziani. Liberamente tratto da “Il deserto della Libia” di Mario Tobino e dal testo “Il soldato Sanna”, presente nel volume “Guerra d’Albania” di Giancarlo Fusco, l’ultima fatica del novantaduenne Mario Monicelli (La grande guerra; L’armata Brancaleone; I Compagni; Romanzo popolare…) resuscita dalla palude in cui si era impantanata nel tempo, gravata da incrostazioni stilistiche e appesantita da volgarità, la gloriosa Commedia all’italiana. Lo stile del racconto è secco, a tratti quasi brusco, eppure, proprio per questo colpisce al cuore e stimola la mente. A supporto della evocativa messa in scena si offre un robusto e corale cast nostrano che ha le sue punte più alte nel trio Placido-Pasotti-Haber. Dosando con gran cura gli ingredienti dell’ironia e dell’emozione – senza rinunciare a qualche ammiccamento al presente – il film graffia e si dona quale grottesca riflessione sulle miserie umane amplificate dalla guerra, ieri come, purtroppo, oggi.
