Speciale Scooby-Doo

La recensione
Dietro le quinte
I personaggi (attori veri e catoni animati a confronto)
La sigla originale (scarica il file audio)
Il classico finale (scarica il trailer)
La serie tv

 

La recensione

Un Alano non troppo coraggioso di nome Scooby-Doo accompagna quattro giovanissimi investigatori -Fred, Daphne, Velma e Shaggy- nei loro avventurosi viaggi su un van chiamato "Mistery Machine". I personaggi del cartone "Scooby-Doo" sono stati ispirati dallo show radiofonico "I Love a Mystery" e dal cast della sit-comedy televisiva "The Many Loves of Dobie Gillis". Il design innovativo è opera di Iwao Takamoto. Per la serie iniziale, sono stati prodotti venticinque episodi che sono andati in onda nel 1969-70 facendo da traino alla programmazione del Sabato Mattina della CBS. Scooby-Doo ha ottenuto un successo immediato, ed è stato protagonista di numerose altre serie nel corso degli anni.

Il film è tratto dalle avventure del cane fifone inventato dal duo Hanna e Barbera alla fine degli anni sessanta. Non si tratta di un lungometraggio animato, ma di un film live in cui è stato aggiunto digitalmente l'attore protagonista, Scooby Doo appunto. Il film si inserisce dunque a pieno titolo nella sfilza di film che fanno leva sulla nostra memoria televisiva. Dopo il ritorno delle Charlie's Angels (di cui si sta già preparando un sequel), degli Avengers (di cui fortunatamente non si sta preparando un sequel), tocca ai cartoni animati del sabato mattina fungere da calderone delle idee per i sempre più disperati executives delle majors americane.
Il principale problema degli studios oggi è riuscire a vincere la sempre più feroce lotta per guadagnarsi i weekend del botteghino. Non raggiungere la cima degli incassi nel primo weekend di programmazione è di norma considerato un fallimento. La strategia migliore per raccimolare il più alto numero di weekend trionfanti è puntare su temi e personaggi già conosciuti dal grande pubblico. E poco importa se già al secondo fine settimana gli incassi crollano. Il fine ormai di quasi tutte le major è conquistare solo il primo weekend.
Scooby Doo rientra a pieno titolo in questa strategia. Da un lato sfrutta la simpatia di una serie televisiva, anche se di bassissimo livello, una tra le pià amate del pubblico di tutte le età, dall'altro strizza l'occhio al pubblico dei teenager, inserendo nel cast l'ammazzavampiri Sarah Michelle Gellar e gli immancabili Sugar Ray.
Il film, prodotto dalla Warner Bros è diretto da Raja Gosnell che può vantare nel suo curriculim perle come Mai stata baciata e Mamma ho perso l'aereo III. Nel cast oltre alla Gellar vedremo anche l'ex Mr. Bean Rowan Atkinson.

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Dietro le Quinte

Gli Storyboard sono tavole disegnate per i cartoni. Contengono tutte le informazioni per realizzare azioni, angolazioni, cambi di scena, animazioni, per lo schermo, ed eventualmente anche le parti che saranno animate per lo show.

I Background sono gli sfondi in cui sono collocati i personaggi animati. Sono qui presentate numerose versioni a matita di background di Scooby-Doo

Le tavole dei disegni di un episodio sono modelli costruiti solo per personaggi ed elementi nuovi per lo show e che potrebbero essere utilizzati solo in un particolare episodio della serie.

I modelli costituiscono il punto di riferimento per gli animatori perché raccontano tutto ciò di cui hanno bisogno mentre realizzano un personaggio, cosa molto importante perché sulla stessa scena possono lavorare molti differenti artisti

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I personaggi

Scoobert "Scooby" Doo è l'indiscusso protagonista della serie e del film (qui nelle due versioni, quella classica e quella in computer grafica). Fifone e codardo ha come unico scopo nella vita il mangiare, ma riesce, nonostante tutto, a risolvere qualche mistero.

Norville "Shaggy" Rogers è il miglior amico di Scooby Doo e come lui pensa solo al cibo e alla fuga. Nel film è interpretato da Matthew Lillard.

Daphne Blake svolge la funzione di bellona che viene rapita dai cattivi in ogni puntata. A parte questo pare che corra dietro a Fred. E' interpretata dall'ammazzavampiri Sarah Michelle Gellar.

Velma Dinkley è l'intellettuale del gruppo. E' lei a risolvere tutti gli enigmi, trovare i passaggi segreti, leggere le inscrizioni antiche e a perdere regolarmente gli occhiali.

Fred Jones è il bellimbusto che crede di essere il leader del gruppo. Parla, parla e corre a destra e a manca ma alla fine il suo compito è togliere le maschere al cattivo di turno. Nel film è è Freddie Prinz Jr.

Il cast umano del film davanti alla Mistery Machine.

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La sigla originale

"Scooby Dooby Doo, where are you?" cantavano allegramente alla fine degli anni sessanta. A distanza di trent'anni la vecchia sigla originale diventa il tema del nuovo film. Si tratta di uno dei migliori esempi di kitsch musicale televisivo d'oltreoceano.
Scarica l'audio "Scooby Dooby Doo, where are you?"

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Il classico finale

Chi si celera dietro la maschera del cattivo. Eccovi un classico finale alla Scooby Doo: il cattivo di turno legato alla sedia viene smascherato ed è...
Puoi scaricare il trailer a questi indirizzi:

Formato piccolo - 7 mb (240x132) <http://media.warnerbros.com/wbmovies/scoobydoo/trailer2b_lo.mov>

Formato medio - 14.9 mb (320x172) <http://media.warnerbros.com/wbmovies/scoobydoo/trailer2b_med.mov>

Formato grande - 28.6 mb (480x260) <http://media.warnerbros.com/wbmovies/scoobydoo/trailer2b_hi.mov>

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La serie tv

La serie animata Scooby Doo, Where are you? (questo il titolo originale) venne creata nel 1969 dalla celebre casa di produzione Hanna e Barbera per la rete televisiva CBS. Il successo fu tale che il grosso alano tonto continuò ad imperversare nella televisione americana, e in seguito pure in quella europea, almeno un'altra decade (senza contare le repliche che vanno in onda ancora oggi). La serie, per chi non se lo ricorda, ruota attorno ad un grosso alano quasi antropomorfo e ai suoi quattro amici: lo svampito Shaggy, la colta Velma, il bellimbusto Fred e la bella Daphne, sempre in giro in cerca di avventure a bordo di un furgoncino multicolore.
Chiunque abbia perso gli anni migliori della propria vita davanti ad un televisore a seguire le loro avventure non può fare a meno di amarli e allo stesso tempo chiedersi come diavolo facesse a piacerli quella robba da bambino. Il plot di ogni puntata è infatti tediosamente uguale a quello di tutte le altre: i nostri cinque amici finiscono in qualche posto vagamente tenebroso (il vecchio castello, un museo, il luna park abbandonato e così via) immancabilmente infestato dai fantasmi. Ma saranno veri fantasmi? Secondo Scooby Doo e il suo amico Shaggy non c'è ombra di dubbio. Senza avere assolutamente memoria di quello che gli è accaduto nell'episodio precedente non fanno altro che fuggire urlando davanti a qualunque manifestazione sopranaturale. Gli altri tre invece si mettono subito alla ricerca della soluzione del mistero, tra occhi dei quadri che si muovono, armature che si animano e passaggi segreti che si aprono. Il finale di ogni puntata è un vero e proprio classico televisivo citato sia da Mike Meyers che da South Park: al presunto fantasma finalmente catturato viene tolta la maschera dal volto e si scopre che è il custode del castello. E invece no! Gli viene tolta anche la seconda maschera ed è lo zio Jim. Alcuni sostengono di aver visto puntate con cinque maschere che vengono svelate di seguito. Eppure, nonostante un'animazione al risparmio, con fondali che si ripetono all'infinito, Scooby Doo resta una delle serie più amate da generazioni di telespettaroi.

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materiale tatto da:
http://www.clarence.com/contents/cultura-spettacolo/cinehall/scoobydoo/

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